[Testo di "Niente è andato perso"]
[Strofa 1: Adriano Celentano]
Fermo in piedi, fra il vento e un traffico
Non mi vedi, i passanti ci nascondono
Poi davanti a me col tuo sorriso di sempre
Io a mani vuote la mia faccia solamente, però sembra ieri ma il tempo scivola
Cosa vedi? E sulla tavola le fotografie dei nostri giorni ribelli
Sono un ricordo impigliato
Fra i capelli che fai come dici
Ci vuol mestiere a diventare felici
E adesso ridi e ridi a piccoli sorsi sui miei discorsi
[Ritornello: Mina]
Ma non lo vedi che c'è uno spazio così grande
Che dura il tempo di un istante
C'è tutto e niente è andato perso
Guardami adеsso, sì
E non mi dire: "È passato" e che non rеsta niente
Pochi frammenti solamente
Ho l'impressione di uno sguardo
Parlami adesso, sì
[Strofa 2: Adriano Celentano]
Chiudi gli occhi, è un tempo barbarico
Cade il cielo a fiocchi e un vento gelido intorno
La città sospesa è quasi deserta
La tua bellezza qui è la sola cosa certa, però
Prendi le utopie: durano un palpito
Mentre le bugie cambiano d'abito
E ancora mi confonde questa calma apparente
Dimmi che cosa abbiamo scelto veramente, ma dai
E come dici, che fotte la paura d'esser felici
Poi il tuo sorriso che risale il silenzio e ferma il tempo
[Strofa 1: Adriano Celentano]
Fermo in piedi, fra il vento e un traffico
Non mi vedi, i passanti ci nascondono
Poi davanti a me col tuo sorriso di sempre
Io a mani vuote la mia faccia solamente, però sembra ieri ma il tempo scivola
Cosa vedi? E sulla tavola le fotografie dei nostri giorni ribelli
Sono un ricordo impigliato
Fra i capelli che fai come dici
Ci vuol mestiere a diventare felici
E adesso ridi e ridi a piccoli sorsi sui miei discorsi
[Ritornello: Mina]
Ma non lo vedi che c'è uno spazio così grande
Che dura il tempo di un istante
C'è tutto e niente è andato perso
Guardami adеsso, sì
E non mi dire: "È passato" e che non rеsta niente
Pochi frammenti solamente
Ho l'impressione di uno sguardo
Parlami adesso, sì
[Strofa 2: Adriano Celentano]
Chiudi gli occhi, è un tempo barbarico
Cade il cielo a fiocchi e un vento gelido intorno
La città sospesa è quasi deserta
La tua bellezza qui è la sola cosa certa, però
Prendi le utopie: durano un palpito
Mentre le bugie cambiano d'abito
E ancora mi confonde questa calma apparente
Dimmi che cosa abbiamo scelto veramente, ma dai
E come dici, che fotte la paura d'esser felici
Poi il tuo sorriso che risale il silenzio e ferma il tempo
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