[Testo di "La metro eccetera"]
La metro dei riflessi
Gli sguardi verso il vetro
Gli appositi sostegni verticali
Le mani che fatali li discendono
E quelli orizzontali, in alto i polsi e gli orologi
Viaggiano da soli
La metro, i seduti di fronte
Sono semplicemente gli avanzati
Dal viaggio precedente
Che andava dove vanno
Tutti i presentimenti, eccetera
In un soffio di porta, fa l'ingresso
La bella incatenata a testa alta
Invece i viaggiatori
Sono entrati
Col capo chino e l'umiltà dei frati
Bella incatenata dai sui stessi ormeggi
La cinghia della borsa
E stringhe mosce
E fasce di camoscio e stratagemmi
Dei morbidi tormenti d'organzino
La metro dei riflessi
Gli sguardi verso il vetro
Gli appositi sostegni verticali
Le mani che fatali li discendono
E quelli orizzontali, in alto i polsi e gli orologi
Viaggiano da soli
La metro, i seduti di fronte
Sono semplicemente gli avanzati
Dal viaggio precedente
Che andava dove vanno
Tutti i presentimenti, eccetera
In un soffio di porta, fa l'ingresso
La bella incatenata a testa alta
Invece i viaggiatori
Sono entrati
Col capo chino e l'umiltà dei frati
Bella incatenata dai sui stessi ormeggi
La cinghia della borsa
E stringhe mosce
E fasce di camoscio e stratagemmi
Dei morbidi tormenti d'organzino
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