[Testo di "Gente di provincia" ft. 16 Barre]
[Intro]
Abbiamo giudicato definitivamente, e inappellabilmente sentenziato, i nominati Leonida Montanari, e Angelo Targhini, rei di alto tradimento, e pertanto li condanniamo alla pena dell'ultimo supplizio mediante il taglio della testa
[Strofa 1: Benni]
Ho gli occhi del cielo, la pelle di vecchie galassie ormai scomparse
La luna in fiamme in un involucro di carne
Gli atomi intrappolati dentro a un vortice emotivo
Di cui non so il motivo, fisso lo specchio e scrivo
Divinazione, introspezione, rivoluzione
Delle persone sotto la stessa religione
Non sono stanco anche se ho camminato tanto
Fuori dal branco, cerco risposte dentro a un foglio bianco
Questa è la musica del vero e chi la fa davvero
Non per riempire di merda uno stadio intero
Lo spero, dal giorno zero, ancora non c'hanno sconfitto
Da quando i gufi bianchi mi infestavano il soffitto
Da sempre liberi, restiamo umani
Stringiamo in preghiera queste mani di rituali sopra i nostri brani
Siamo ancora gli stessi, facce da un altro pianeta
Lo stesso mantra che ripeto, nati dal centro di un segreto
Stento con i mostri dentro al mio armadio
Io sono l'eco dei fantasmi mai passati in radio
Vada come vada, mai mi spaventeranno
Questi morti che mi sfrecciano a fianco per la strada
[Intro]
Abbiamo giudicato definitivamente, e inappellabilmente sentenziato, i nominati Leonida Montanari, e Angelo Targhini, rei di alto tradimento, e pertanto li condanniamo alla pena dell'ultimo supplizio mediante il taglio della testa
[Strofa 1: Benni]
Ho gli occhi del cielo, la pelle di vecchie galassie ormai scomparse
La luna in fiamme in un involucro di carne
Gli atomi intrappolati dentro a un vortice emotivo
Di cui non so il motivo, fisso lo specchio e scrivo
Divinazione, introspezione, rivoluzione
Delle persone sotto la stessa religione
Non sono stanco anche se ho camminato tanto
Fuori dal branco, cerco risposte dentro a un foglio bianco
Questa è la musica del vero e chi la fa davvero
Non per riempire di merda uno stadio intero
Lo spero, dal giorno zero, ancora non c'hanno sconfitto
Da quando i gufi bianchi mi infestavano il soffitto
Da sempre liberi, restiamo umani
Stringiamo in preghiera queste mani di rituali sopra i nostri brani
Siamo ancora gli stessi, facce da un altro pianeta
Lo stesso mantra che ripeto, nati dal centro di un segreto
Stento con i mostri dentro al mio armadio
Io sono l'eco dei fantasmi mai passati in radio
Vada come vada, mai mi spaventeranno
Questi morti che mi sfrecciano a fianco per la strada
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