[Testo di "Situazioni"]
[Strofa]
È il ritorno di Goldone sulla scena
Ascoli già trema, un'anno di cancrena
Di brividi alla schiena
Fuori dal mirino e da ogni tema, da ogni schema
Da ogni vostra sporca cena e mi domando
Chi è che sta spaccando? Dove e da quando?
Perché e soprattutto per quanto
Tempo dureranno, il vento soffia caldo
Basterà uno sguardo per farvi rifare il bilancio
Togliervi il coraggio che vi ho dato
Nel tempo che son mancato poi ritorno con un equipaggio
Grasso e selvaggio, passo al setaccio
Notti all'agghiaccio e l'infanzia in un laccio
Senza citazioni e situazioni da pagliaccio
Ci penso e mi faccio, poi mi rifaccio
In modo che il passato si trasformi in un miraggio
Calcolo il raggio e il giusto dosaggio
Senza fare mai rumore
Sia per discrezione che per mio fratello a San Vittore
Da trampolino a trampolino, visito il marino
Marino la scuola in giudice e distanze
Sbirri nelle stanze, si aprano le danze
È un valzer col fumo nelle calze
E quante volte ho visto nasi rotti
Quindi non parlarmi più di ittocsib e ettal, di crew, di che cosa?
Col vostro rap in prosa, in posa
Da te ogni cosa si regala, qui da me si dosa
Sinuosa la strada in ABS
Il sangue che ho sputato per tirare su l'HTS
Fatti il tuo disco e regalalo ai tuoi amici
Sfigati come te in un suffisso di meriggi e meretrici
Davanti al PC friggi
Mentre il corpo mio sembra un sobborgo di Parigi
E in fiamme, in fra-mmenti con fra-telli con canne e spinelli di là
Coltelli, che non hanno fede nell'aldilà
Non voglio ritornelli ne figli di papà con l'erba a pacchi
Ormai ragiono a scatti, infatti
Fatti i fatti mi hanno fatto folle con le molle sotto ai tacchi
A chi parli
A chi guardi
Pensa a farti i cazzi tuoi e a non tornare tardi
Altrimenti mentecatti posso rapinarti e tante
Troppe volte, il rap che ascolto mi delude
E la speranza è un vecchio scatolone che non si richiude
Un cigno immerso dentro al fango della mia palude
L'inchiostro dei disadattati che alla scena prude
L'MP3 copiato a blocchi nell'auricolare
Non so con chi ce l'ho però qualcuno la sta per pagare
Io lecco rane, vari veleni, prima o poi ti schiacceranno le cazzate che sostieni
Livelli massi-mi-ssili tossi-cissi mistero della fede
Ho colpi bassi issali fossi-lizzali in 3D sopra una parete
Di rete in rete, catturo l'attenzione
L'underground è Ciccio Goldone APC
[Strofa]
È il ritorno di Goldone sulla scena
Ascoli già trema, un'anno di cancrena
Di brividi alla schiena
Fuori dal mirino e da ogni tema, da ogni schema
Da ogni vostra sporca cena e mi domando
Chi è che sta spaccando? Dove e da quando?
Perché e soprattutto per quanto
Tempo dureranno, il vento soffia caldo
Basterà uno sguardo per farvi rifare il bilancio
Togliervi il coraggio che vi ho dato
Nel tempo che son mancato poi ritorno con un equipaggio
Grasso e selvaggio, passo al setaccio
Notti all'agghiaccio e l'infanzia in un laccio
Senza citazioni e situazioni da pagliaccio
Ci penso e mi faccio, poi mi rifaccio
In modo che il passato si trasformi in un miraggio
Calcolo il raggio e il giusto dosaggio
Senza fare mai rumore
Sia per discrezione che per mio fratello a San Vittore
Da trampolino a trampolino, visito il marino
Marino la scuola in giudice e distanze
Sbirri nelle stanze, si aprano le danze
È un valzer col fumo nelle calze
E quante volte ho visto nasi rotti
Quindi non parlarmi più di ittocsib e ettal, di crew, di che cosa?
Col vostro rap in prosa, in posa
Da te ogni cosa si regala, qui da me si dosa
Sinuosa la strada in ABS
Il sangue che ho sputato per tirare su l'HTS
Fatti il tuo disco e regalalo ai tuoi amici
Sfigati come te in un suffisso di meriggi e meretrici
Davanti al PC friggi
Mentre il corpo mio sembra un sobborgo di Parigi
E in fiamme, in fra-mmenti con fra-telli con canne e spinelli di là
Coltelli, che non hanno fede nell'aldilà
Non voglio ritornelli ne figli di papà con l'erba a pacchi
Ormai ragiono a scatti, infatti
Fatti i fatti mi hanno fatto folle con le molle sotto ai tacchi
A chi parli
A chi guardi
Pensa a farti i cazzi tuoi e a non tornare tardi
Altrimenti mentecatti posso rapinarti e tante
Troppe volte, il rap che ascolto mi delude
E la speranza è un vecchio scatolone che non si richiude
Un cigno immerso dentro al fango della mia palude
L'inchiostro dei disadattati che alla scena prude
L'MP3 copiato a blocchi nell'auricolare
Non so con chi ce l'ho però qualcuno la sta per pagare
Io lecco rane, vari veleni, prima o poi ti schiacceranno le cazzate che sostieni
Livelli massi-mi-ssili tossi-cissi mistero della fede
Ho colpi bassi issali fossi-lizzali in 3D sopra una parete
Di rete in rete, catturo l'attenzione
L'underground è Ciccio Goldone APC
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