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Il delirio - Giorgio Gaber
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Il delirio Giorgio Gaber

Il delirio - Giorgio Gaber
Se si vivesse a lungo
Non si saprebbe più dove andare
Per rifarsi una felicità

Dovunque abbiamo abbandonato
Degli aborti di felicità
A marcire negli angoli delle strade

[parlato] L'India è un museo di tentativi di felicità, e l'Africa, il Pakistan...

Il mondo è un museo di sforzi
Che restano a metà
Di sforzi per rendere vani
I nostri slanci, le nostre gioie, i nostri amori

[parlato] Cantare, cantare le Beatici, le Laure. Mettere incinta le cameriere... E accorgersi di avere sempre adorato... a buon mercato
Bisogna essere più precisi
Nell'amore, nei gusti
Nelle passioni, nella scelta dei posti

Sono dappertutto i nostri aborti
Sparpagliati da tutte le parti

E tentiamo ancora
Perché è giusto tentare
E produciamo slanci
Che poi buttiamo in mare
Che si spezzano subito e li buttiamo via
E diventano aborti, aborti di allegria
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