E quindi sono qui, così, per questo ho ricercato per fin troppi anni un sostentamento perfetto, ho tutto lo spazio, ho superato il tempo e siedo chiuso, chi uso se non me? Se non me lo chiede nessuno non rispondo, respawno sempre nelle stesse gallerie, galere, che arie stantie, ti evitano di scoprire ed io sono lì convinto, ho vinto e festeggio solo l'arrivo alla supremazia in cui non si inventa più nulla perché più nessuna novità, più nessuna alterità nella nube purpurea. Pur, pur essendo vivo per sempre secondo il rito asperometrico che ho coniato con lo iato dell'uomo da me indissolubile, persempristico, negazione di ogni cambiamento, sono il laboratorio organico del vuoto perpetuo, il cambiamento è un falso e l'eterno è l'unico vero
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