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Lunedì - Lucio Dalla
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Lunedì Lucio Dalla

Lunedì - Lucio Dalla
Mamma ho fame
È finito il pane e dentro il frigo cosa c'è
E la bacchetta me la dai;
Ma che domande vado al mare se mi svegli tu alle sei
Poi ritorno lunedì
Ma che buone le lasagne con il vino e poi il caffè
E com'è bello stare qui
Quanta gente nuda al mare, com'è bianco quello lì
E guarda l'altro com'è gay
Poi la luce scende
Mentre il cuore mi va su e giù
C'è un pensiero che l'accende
Come un faro o un ufo blu

Sarà che ero malato illuso tranquillo un poco raffreddato lontano bislacco anche un pochino sbrindellato
Dormiglio sbadiglio per niente preparato sedotto seduto e disperato
E allora ecco che vado mi sdraio mi stendo sopra un prato rispondono le stelle del tempo che è passato
Apro gli occhi è già lunedì lunedì lunedì...

Ma come passa il tempo, ore, mesi, anni dall'estate del '63
In casa mia madre non c'è più
Ma cosa è stato tutti questi anni
Cose da niente altre importanti
Un continuo su e giù
Ma se la luce scende, il mio cuore rimane lì
Se c'è un pensiero che l'accende è cercare il lunedì
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