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La Caduta Di Atlante - Caparezza
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La Caduta Di Atlante Caparezza

La Caduta Di Atlante - Caparezza
[Testo di "La Caduta Di Atlante"]

[Strofa 1]
Appena nato Giove m'ha regalato una biglia zaffiro
Mi disse: "Abbine cura, è una figlia che t'affido"
L'ho tenuta sul mio cuscino fino al mattino
Ed ero pronto a tutto, perfino al martirio
Da bambino era un pallino che portavo in classe
Sperando che il prof di latino non me lo bocciasse
Cresceva d'anno in anno, stava diventando grande
Prima palla da calcio, poi palla da basket
Divenne un globo che ruotavo in senso orario
Più che un uomo sembravo uno stercorario
Fui costretto a reggerlo come uno zaino
Per il peso ho ancora gli occhi fuori, sembro Igor
Ero felice, di tenere su quel mondo con le rive
Superuomo come Nietzsche
Poi venne di colpo uno scossone nelle nostre vite
Aveva il corpo di Giunone ma il suo nome è Dike

[Ritornello]
Del giorno in cui mi cadde il mondo addosso
Ricordo tutto pure l'ora e il posto
Il contraccolpo poi la stretta al collo
La stretta al collo, la stretta al collo
Del giorno in cui mi cadde il mondo addosso
Ricordo tutto pure l'ora e il posto
Il contraccolpo poi la stretta al collo
La stretta al collo, la stretta al collo
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