[Testo di "Never Give Up" ft. Jake La Furia]
[Strofa 1: Ensi]
Quando il suono è prepotente
Si alza la pressione a diecimila bar
Ma quelli del mio quartiere pieni di gente
Lo speravano le strade, Dogo Club e OneMic
Rime violente, chiamatemi Dawson, giro col cric
Il mio click non si arrende
Se porto Vincenzo, non vuoi problemi
E se li vuoi, li si risolve come sempre
Sa-Sa, come Davo lame alla mano per i miei fra'
Soprano, il suono cartella come Alpignano
Sappiamo che nessuno ci regge, rude boy
Iniziamo noi dove finisce la legge, bombiamo in rima
Con le mani do schiaffi che ti rincorro un paio d'anni per gli altri
E se parli, si continua, si delineano i giorni di sfida
Spesso più di prima
Ricorda che ho i balordi dalla mia e li difendo come Taormina
Non conta suicida chi stai sfidando
Mi Residenza o OneMic, l'altro click ti sta già guardando
[Strofa 2: Jake La Furia]
Ci sono sedici barre di inchiostro
Sono la linea di confine tra la crema e la merda
Il mio rap e il vostro
È un bossolo che buca la carne e ti entra nell'osso
Se lo senti, è meglio che reciti il Padre Nostro
La penna scrive articoli e spigoli sugli zigomi
Dalla massa senza testicoli sto agli antipodi
Ma abbiamo pensieri privi di limiti, fatti di infusi chimici
Tu chiamaci lirici marajà
Siamo i re della città, la corona è il mio cap
Tutta l'Italia si inginocchia sui versi del Club, bomboclat
Ora ci sono i soldi in ballo, giù dal piedistallo
Spariamo su 'sti duri di cristallo
Ensi, ci sono chili su chili nei nostri stili
Roba che non si trova sui libri ma nei fucili
Vi inchioda morti ai sedili ogni barra nel mio quaderno
Questa è la sedicesima e ci si vede all'inferno
[Strofa 1: Ensi]
Quando il suono è prepotente
Si alza la pressione a diecimila bar
Ma quelli del mio quartiere pieni di gente
Lo speravano le strade, Dogo Club e OneMic
Rime violente, chiamatemi Dawson, giro col cric
Il mio click non si arrende
Se porto Vincenzo, non vuoi problemi
E se li vuoi, li si risolve come sempre
Sa-Sa, come Davo lame alla mano per i miei fra'
Soprano, il suono cartella come Alpignano
Sappiamo che nessuno ci regge, rude boy
Iniziamo noi dove finisce la legge, bombiamo in rima
Con le mani do schiaffi che ti rincorro un paio d'anni per gli altri
E se parli, si continua, si delineano i giorni di sfida
Spesso più di prima
Ricorda che ho i balordi dalla mia e li difendo come Taormina
Non conta suicida chi stai sfidando
Mi Residenza o OneMic, l'altro click ti sta già guardando
[Strofa 2: Jake La Furia]
Ci sono sedici barre di inchiostro
Sono la linea di confine tra la crema e la merda
Il mio rap e il vostro
È un bossolo che buca la carne e ti entra nell'osso
Se lo senti, è meglio che reciti il Padre Nostro
La penna scrive articoli e spigoli sugli zigomi
Dalla massa senza testicoli sto agli antipodi
Ma abbiamo pensieri privi di limiti, fatti di infusi chimici
Tu chiamaci lirici marajà
Siamo i re della città, la corona è il mio cap
Tutta l'Italia si inginocchia sui versi del Club, bomboclat
Ora ci sono i soldi in ballo, giù dal piedistallo
Spariamo su 'sti duri di cristallo
Ensi, ci sono chili su chili nei nostri stili
Roba che non si trova sui libri ma nei fucili
Vi inchioda morti ai sedili ogni barra nel mio quaderno
Questa è la sedicesima e ci si vede all'inferno
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