[Intro]
Oh ma di che parli?
Ma, eh, di quello che parlo sempre
È una fissa, non va via, è una storia strana, normale
Minchia ancora con la fissa?
Sì sempre la stessa
È una fobia più che una fissa
Ahaha
Sei malato, malato
No sono solo...
Non ne parlerei così tanto
Neanche fa paura?
No, per niente, anzi
[Bridge]
Guarda che luna guarda che mare
Se non hai voglia dammela uguale
Se ti fa male dammela uguale
Quindi se ho voglia me la devi dare
[Ritornello 1]
Io sono Vacca almeno quanto te baldracca
Io sono Vacca almeno quanto te baldracca
[Strofa 1]
Le tolgo tutto e addosso le lascio tacchi e giacca
Le mostro il frutto e subito a questo lei si attacca
E va di brutto, se non la calmo a breve me lo stacca
Una bomba per calmarla o a breve me lo stacca
Mi chiamo Vacca e tu non mi devi chiedere il perché
Del porno in [?] gay
Se porto a prendere un tè un motivo c'è
Ed è chiaro prima le levo la tazza di mano
Un taxi verso ovest Milano
Vi accoglie e 20
13 è il piano, 69 sul mio divano
Mentre nel cuscino affondiamo
Lo prende e se vengo ricominciamo
Ma io non vengo davanti andiamo
Nuove pose proviamo
E mi incastro in essa
E in più non saprei descriverla
Da quando è complessa e perversa
Oh ma di che parli?
Ma, eh, di quello che parlo sempre
È una fissa, non va via, è una storia strana, normale
Minchia ancora con la fissa?
Sì sempre la stessa
È una fobia più che una fissa
Ahaha
Sei malato, malato
No sono solo...
Non ne parlerei così tanto
Neanche fa paura?
No, per niente, anzi
[Bridge]
Guarda che luna guarda che mare
Se non hai voglia dammela uguale
Se ti fa male dammela uguale
Quindi se ho voglia me la devi dare
[Ritornello 1]
Io sono Vacca almeno quanto te baldracca
Io sono Vacca almeno quanto te baldracca
[Strofa 1]
Le tolgo tutto e addosso le lascio tacchi e giacca
Le mostro il frutto e subito a questo lei si attacca
E va di brutto, se non la calmo a breve me lo stacca
Una bomba per calmarla o a breve me lo stacca
Mi chiamo Vacca e tu non mi devi chiedere il perché
Del porno in [?] gay
Se porto a prendere un tè un motivo c'è
Ed è chiaro prima le levo la tazza di mano
Un taxi verso ovest Milano
Vi accoglie e 20
13 è il piano, 69 sul mio divano
Mentre nel cuscino affondiamo
Lo prende e se vengo ricominciamo
Ma io non vengo davanti andiamo
Nuove pose proviamo
E mi incastro in essa
E in più non saprei descriverla
Da quando è complessa e perversa
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