[Testo di "Pomeriggio In Ufficio"]
Ah, lei crede che sia qui per lei, ma lei si sbaglia
Ah, lei dice che ha ragione lei, che esiste solo lei
Che è bella solo lei, che lei è proprio lei, ma lei si sbaglia
Ah, lei vuol darmi dei consigli, io dovrei mangiarli
Dovrei ascoltarli, dovrei star lì a subirli, no, ma lei si sbaglia
Ah, perché parla così forte? È per farsi sentire
O per non sentire oppure, così, per farmi morire, no
Che bella voce e come suona bene
E che sorriso e che maniere
Buongiorno a chi, a me, a te, a te, a te, a te
Ah, la finezza dei suoi dubbi e la potenza delle idee
Che meraviglia il suo giubbotto, ma lei si sbaglia (Uh)
Ah, mi ha chiuso nell'ufficio mio, coi miei affetti, i miei pensieri
La data sbagliata che è quella di ieri, ma lei si sbaglia
Ah, quel dito non è mio e comunque non ero lì a quell’ora
E poi non c'è motivo, quindi non son stato io
Eh, ci sarebbe solo un punto, mi guardava fisso dall'alto al basso
Non la capisco, non la capisco, così collerico
È stato lì che in un momento si è spenta la luce
E dopo anni di tormento, mi è tornata la voce
O perlomeno un sentimento che si spostava veloce
Veloce e freddo come il vento (Ma no, ma sì, ma no)
Io normalmente calibrato, senza un giorno di festa
Io così concio e misurato, ho perso la testa
Ho preso l’Io, l'ho denudato, riscoprendo la bestia
Eh, lei crede che sia qui
Ah, lei crede che sia qui per lei, ma lei si sbaglia
Ah, lei dice che ha ragione lei, che esiste solo lei
Che è bella solo lei, che lei è proprio lei, ma lei si sbaglia
Ah, lei vuol darmi dei consigli, io dovrei mangiarli
Dovrei ascoltarli, dovrei star lì a subirli, no, ma lei si sbaglia
Ah, perché parla così forte? È per farsi sentire
O per non sentire oppure, così, per farmi morire, no
Che bella voce e come suona bene
E che sorriso e che maniere
Buongiorno a chi, a me, a te, a te, a te, a te
Ah, la finezza dei suoi dubbi e la potenza delle idee
Che meraviglia il suo giubbotto, ma lei si sbaglia (Uh)
Ah, mi ha chiuso nell'ufficio mio, coi miei affetti, i miei pensieri
La data sbagliata che è quella di ieri, ma lei si sbaglia
Ah, quel dito non è mio e comunque non ero lì a quell’ora
E poi non c'è motivo, quindi non son stato io
Eh, ci sarebbe solo un punto, mi guardava fisso dall'alto al basso
Non la capisco, non la capisco, così collerico
È stato lì che in un momento si è spenta la luce
E dopo anni di tormento, mi è tornata la voce
O perlomeno un sentimento che si spostava veloce
Veloce e freddo come il vento (Ma no, ma sì, ma no)
Io normalmente calibrato, senza un giorno di festa
Io così concio e misurato, ho perso la testa
Ho preso l’Io, l'ho denudato, riscoprendo la bestia
Eh, lei crede che sia qui
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