0
Malpensandoti - Dargen D'Amico
0 0

Malpensandoti Dargen D'Amico

Malpensandoti - Dargen D'Amico
[Testo di "Malpensandoti"]

[Intro]
Permasa, permaso, tu sei permasa, tu sei permaso, permasa
Permasa, permaso, tu sei permasa, tu sei permaso, permasa
Permaso, tu sei permasa

[Strofa]
Prima di uscire cambio l'ordine dei mobili per dare una parvenza di novità
Mi sbarbo e recupero la mia decenza
E neanche salgo in auto che sono già in tangenziale
Brum, in direzione Malpensa
E non c'è neanche l'odore del traffico nonostante
Siano già le cinque di venerdì
Ma col ponte per le feste Milano è mezza vuota
Se pensi un luogo e sali in auto sei già lì
E sono giorni come questo in cui sembra tutto fermo
E ogni semaforo è eterno, potrei sdraiarmi all'incrocio
Nudo come un verme all'inferno
Tanto qui non viene mai nessuno, come il mare d'inverno
È uno di quei giorni in cui faresti la valigia
E piove per mezz'ora e poi mezz'ora no
E io mi sento come un bebè con la barba grigia
E amo la vita per mezz'ora e poi mezz'ora no
E poi dov'è finita la vita che vorrei?
Che mi levi le nuvole dalla testa!
Ma non devo intristirmi oggi che ritorna lei
Pioggia, cadi quanto vuoi: oggi è un giorno di festa
Chiedo a chi organizza il mondo: "Perché è tutto così grigio?
E il pomeriggio è già tutto buio?"
Perché ho dimenticato il cellulare in ufficio?
E ho il cuore così in gola che o muoio o lo ingoio
Mi distraggo col berretto che trovo sul cruscotto
Lo guardo come per dirgli: "Vieni qui!
Voglio rilassarmi, starti sotto"
Lo indosso ma non mi rilassa neanche il cashmere
Tutt'altro: porta tutte le altre nuvole in testa
E il pensiero che esista una bomba H
Ma ancora non esiste una lana che scaldi fresca
L'unica a riuscirci, per ora, è la vodka
Dovrei, forse, farmi un minibar in auto
Dato che in questa Mini-auto, io, ci vivo
Grido: "Garçon!" poi ci ripenso e grido: "No!"
Perché mi deconcentra bere mentre guido
E poi sono già all'arrivo ma non mi fermo al primo giro
Faccio un altro giro come i recidivi
E al secondo ne trovo uno, lo accetto, è perfetto
Davanti al terminal degli arrivi
Vado all'ingresso e faccio per entrare
Il meccanismo automatico, le porte che si aprono
Per farmi passare mi fa pensare:
Qualsiasi addio, anche tra due porte, è traumatico
Entro e lascio correre lo sguardo
Che va a riposarsi sul tabellone degli arrivi
Il suo volo c'è, ma ha mezz'ora di ritardo
Povero cuore mio, sempre a sopportare bibbi
Mi accomodo su un divanetto
Così perfetto che puoi ripassarci i fondamenti di geometria
Qui dentro tutti abbracciano una donna
E io attendo ancora la mia come gli ebrei il Messia
L'ansia mi scompone
Se non sto fermo l'attesa prende una brutta piega
E pure il pantalone
Mi alzo per sistemare le cose
E il tabellone questa volta dice che il suo volo tarda due ore
In piedi sono come un bimbo alla lavagna
L'attesa mi insegue, cerco di ingannarla e vado fuori
Nonostante Malpensa sia in campagna
Non c'è nessuno che venda un mazzo di fiori
Dio, quanto sangue freddo ci vuole
Aspettando la donna che si ama
Soprattutto se non si è sicuri dell'amore
E se è permasa per mesi lontana
Com'è possibile che non bastano mondi
Per trovare quello che veramente cerchi
E l'amore più lungo dura un paio di secondi
Ami sempre chi ti fa soffrire e fai soffrire terzi
L'amore toglie la fame
Resti digiuno così bevi un mare per colmare gli spazi vuoti
Ma il sale fa ancora più male
Per sopravvivere ognuno cerca il proprio Pozzetto come Cochi
Comments (0)
The minimum comment length is 50 characters.
Information
There are no comments yet. You can be the first!
Login Register
Log into your account
And gain new opportunities
Forgot your password?