GangzTaglio Paradize La Kattiveria

[Testo di "GangzTaglio Paradize"]

[Intro: Il Tenente]
Vin chè, ch'è tutt’ un lavor'
Me 'l ricord, che anca adesa lè mia tan cambieda, al mulin dal Cròstel a gheran, a ghin anca adesa, di soreg e di pungon, ch’ 'en mia di pungon, in gros' come di can', a feven d'la malora, rubavan di motorèn, sgumeven, violenteven al doni, 'n lavòr da mat'

[Strofa 1: Murubutu]
Io so che c'è l’inferno, a un cazzo dal Gattaglio
Io so che l’aria brucia perché l'aria è già bersaglio
Io non ho visto pace, niente pace nel quartiere
Il baro Stato furbo giostra posti di potere
Credi a me, quel che vedo non rinnego
Cogli il senso in quel che spiego, se non cogli me ne frego
E non c’è Dio né evidenza, parla a voce quotidiana
E quando la notte si mangia la luce la lama del fulvo non ti perdona
Che al Crostolo, tana dei figli di puttana
[?] trema in mossa tra l'inferno e la madama
Fu saggio consigliere chi gli disse: "Scappa o nuota"
Saggio consigliere come un sorcio per la coca
Raggia di silenzio nella fessa più bastarda
Se il punico non spara, allora scopa o spinge merda
Capisci che è l'inferno sulla Terra, le sue patrie
"Vengo dalla rampa, dalla zona delle nutrie"

[Ritornello]
Vengo dalla rampa, dalla zona delle nutrie
Perché vengo dalla zona delle nutrie (E non c'è Dio)
Vengo dalla rampa, dalla zona delle nutrie
Perché vengo dalla zona delle nutrie (E non c’è Dio)
Vengo dalla rampa, dalla zona delle nutrie
Perché vengo dalla zona delle nutrie (E non c'è Dio)
Vengo dalla rampa, dalla zona delle nutrie
La nutria forte, cosce, strutturata, super-io