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Solo una botta - Fabri Fibra
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Solo una botta Fabri Fibra

"Solo una botta" by Fabri Fibra, released in 2006, is a #HipHop track that explores themes of fleeting relationships and the superficiality of modern love. The lyrics reflect on casual encounters and emotional detachment. Its catchy beat and sharp wordplay contribute to its appeal, making it a notable piece in Italian rap culture.

Solo una botta - Fabri Fibra
[Testo di "Solo una botta"]

[Intro]
E questa è Radio Simpatia per tutti voi
Iniziamo la giornata con la prima canzone: Fabri Sfiga! Fibra... scusate!
'Sto giro ho fatto una cazzata tanto grossa... e dilla!

[Strofa 1]
Dopo l'ennesima grappa mi gratto una chiappa
Entrando in un nightclub con in testa una zappa
Ho bisogno di affetto finché 'sta pasta fa effetto
Scendo in pista come il Piotta quando si veste da surfista
Ho la mente del masochista quando ballo come un teppista
Questo gay che mi si avvicina, cosa pensa tra noi esista?!
Quindi io gli volto le spalle ma 'sto gay mi tocca le palle
Io mi scanso verso l'uscita "Cazzo, che figa che è quella tipa!"
E questa ragazza, sì, che mi ingrifa lecca la lingua della sua amica
Poi mi ficca questa pasticca in bocca ma c'è un gay che mi è dietro e tocca
Un altro gay che mi lecca il collo, fuggo in un corridoio
E mi ritrovo una giapponese in un privé a luci rosse accese
"Cinciulin cinciulin ciulino sembli avele un bel figulino
Vuoi passale un bel momentino? Paga plima, non c'è scontlino
Cento Eulo e ti fai il festino Tokyo, Pechino, culo e bocchino
Cinque lagazze nel salottino: scegline una e paga bambino!"
E non mi sembra vero, ma ce l'ho fatta
Quindi prendo il portafoglio pago e svuoto la sacca
Sono talmente ubriaco che sbaverei su queste fighe
Ma con un cazzo atrofizzato dopo che ho fatto cinque righe
Comunque svolto questa sera, mi sono scelto la più seria
La giapponese in giarrettiera con una faccia che sembra a sfera
Che mi tocca la bomboniera, la seconda pasta fa effetto
Sette chili in sette giorni tipo la clinica di Pozzetto
Io rimango in piedi eretto con in mano il mio biglietto
E davanti un gabinetto in mezzo a due camere da letto
La tipa entra in una e fa l'occhietto: "Avanti, vieni che t'aspetto"
Mi fiondo dentro come il proiettile sparato in testa a Carletto
Con un cazzo che è un carciofo e uno scroto che è uno scrofo
Son due mesi che non scopo, quindi immaginami dopo
Due secondi e son già nudo, questo è il vero sesso crudo
Lei mi tampona la cappella con la bocca pronta a fare judo
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