[Testo di "Con me"]
[Ritornello]
Io molto, troppo spesso non so come mi chiamo
Non so dove abitavo perché stavo con me
Un po' lo stesso, è un po' diverso, devo metterti in chiaro
Tengo il mio mondo in mano e lo divido con te
Perché molto, troppo spesso non so come mi chiamo
Non so dove abitavo perché stavo con me
Un po' lo stesso, un po' diverso, devo metterti in chiaro
Tengo il mio mondo in mano e lo divido con te
[Strofa 1]
Se tiro uno schiaffo, io mi autodistruggo
Perché ho il mio mondo in mano
Se sono giusto lo sarò, ma perché in modo innato
Non toccarmi il capo fra'
Faccio a meno del cappio
D'oro placato, devi pagarmi il dazio
Impara a contare le cose a cui tieni
Impara a tornare ma sopra i tuoi piedi
In casa a suonare per ora da ieri
Taglia col mare a colmare i rilievi
In tana, letargo
Gincana nel tratto di strada
Che stacco da portarmi appresso
In campana, mi racco', mi chiama, riscatto
Tu fammi il ritratto così non mi perdo
Ricordati da dove vieni, sempre
Mentre scordati da dove viene il vento
Che trasporta tutto quanto
È il tempo quello che stavo aspettando
È il tempo quello che ti cambia, giorno dopo giorno aspetto
Quello che si cambia giorno dopo giorno, aspetta
Io non accetto che il tempo mi cambi
Se mi taglia gli arti e poi ciba le belve e svengo perché
[Ritornello]
Io molto, troppo spesso non so come mi chiamo
Non so dove abitavo perché stavo con me
Un po' lo stesso, è un po' diverso, devo metterti in chiaro
Tengo il mio mondo in mano e lo divido con te
Perché molto, troppo spesso non so come mi chiamo
Non so dove abitavo perché stavo con me
Un po' lo stesso, un po' diverso, devo metterti in chiaro
Tengo il mio mondo in mano e lo divido con te
[Strofa 1]
Se tiro uno schiaffo, io mi autodistruggo
Perché ho il mio mondo in mano
Se sono giusto lo sarò, ma perché in modo innato
Non toccarmi il capo fra'
Faccio a meno del cappio
D'oro placato, devi pagarmi il dazio
Impara a contare le cose a cui tieni
Impara a tornare ma sopra i tuoi piedi
In casa a suonare per ora da ieri
Taglia col mare a colmare i rilievi
In tana, letargo
Gincana nel tratto di strada
Che stacco da portarmi appresso
In campana, mi racco', mi chiama, riscatto
Tu fammi il ritratto così non mi perdo
Ricordati da dove vieni, sempre
Mentre scordati da dove viene il vento
Che trasporta tutto quanto
È il tempo quello che stavo aspettando
È il tempo quello che ti cambia, giorno dopo giorno aspetto
Quello che si cambia giorno dopo giorno, aspetta
Io non accetto che il tempo mi cambi
Se mi taglia gli arti e poi ciba le belve e svengo perché
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