[Testo di "L'amore" ft. Don Diegoh, Ensi & Kiave]
[Strofa 1: Paura]
È un vecchio episodio di Lamù scorrendo canali alla TV
È il sapore del ragù di mia nonna che non ci sta più
Padri e madri all'uscita della scuola
L'amore sono i piedi caldi di mia moglie sotto le lenzuola
Aprire la finestra lasciarsi pettinare dal vento
L'amore è un colpo di testa ma è anche uno strumento
È una ragazza che suona l'arpa tra i peggiori palazzoni di cemento
Rispettata per il suo attaccamento
Sono gli amici di infanzia perché in sostanza ci bastava un pallone
Va a braccetto con la sopportazione
È tra i tasti consumati di un campionatore come
Nelle suole di un camminatore
L'ho visto nelle unghie piene di terra di quel contadino
Nel buongiorno di quella vecchietta del mio condominio
Nei pranzi di famiglia col Montepulciano ed il bordello
E pure in questo brano senza ritornello
[Strofa 2: Don Diegoh]
Allora io forse non so cos'è ma l'ho provato
Poi ho provato a scriverlo sui muri sulle pagine
Nel silenzio di un'immagine è rimasto solo
Intorno c'era pace ma il mio cuore era Cartagine
Lo scrivo con le dita mentre dormi dietro la tua schiena
Mentre sogni a colori se viene sera
E certi giorni più che foto a volte sono un negativo
Ma lui sviluppa subito la gioia il tempo di un respiro
Sto camminando a piedi in questa città
E corro sorridendo perché sto venendo a prenderti
E se il più bello dei mari noi non lo navighiamo
Ciò che di più bello ancora non ti ho detto è sentimi
Ti prego sentimi regalami le tue carezze
Mi è rimasta solo questa tra le mie certezze
Per me l'amore è un giardino di rose a maggio a Firenze
Un abbraccio che separa gli arrivi dalle partenze
E ora se guardi il mio cuore mangiato
L'amore ha sempre fame non l'avevi notato?
Non conta il quanto del tempo in cui l'hai sfiorato
Conta se è vero ogni bacio più del significato
E conta quanto hai lottato quello che hai lasciato
Dopo che hai lasciato andare una persona per amore
Perché l'amore a volte inizia quando muore tutto
Ringrazia per ciò che ti ha dato
[Strofa 1: Paura]
È un vecchio episodio di Lamù scorrendo canali alla TV
È il sapore del ragù di mia nonna che non ci sta più
Padri e madri all'uscita della scuola
L'amore sono i piedi caldi di mia moglie sotto le lenzuola
Aprire la finestra lasciarsi pettinare dal vento
L'amore è un colpo di testa ma è anche uno strumento
È una ragazza che suona l'arpa tra i peggiori palazzoni di cemento
Rispettata per il suo attaccamento
Sono gli amici di infanzia perché in sostanza ci bastava un pallone
Va a braccetto con la sopportazione
È tra i tasti consumati di un campionatore come
Nelle suole di un camminatore
L'ho visto nelle unghie piene di terra di quel contadino
Nel buongiorno di quella vecchietta del mio condominio
Nei pranzi di famiglia col Montepulciano ed il bordello
E pure in questo brano senza ritornello
[Strofa 2: Don Diegoh]
Allora io forse non so cos'è ma l'ho provato
Poi ho provato a scriverlo sui muri sulle pagine
Nel silenzio di un'immagine è rimasto solo
Intorno c'era pace ma il mio cuore era Cartagine
Lo scrivo con le dita mentre dormi dietro la tua schiena
Mentre sogni a colori se viene sera
E certi giorni più che foto a volte sono un negativo
Ma lui sviluppa subito la gioia il tempo di un respiro
Sto camminando a piedi in questa città
E corro sorridendo perché sto venendo a prenderti
E se il più bello dei mari noi non lo navighiamo
Ciò che di più bello ancora non ti ho detto è sentimi
Ti prego sentimi regalami le tue carezze
Mi è rimasta solo questa tra le mie certezze
Per me l'amore è un giardino di rose a maggio a Firenze
Un abbraccio che separa gli arrivi dalle partenze
E ora se guardi il mio cuore mangiato
L'amore ha sempre fame non l'avevi notato?
Non conta il quanto del tempo in cui l'hai sfiorato
Conta se è vero ogni bacio più del significato
E conta quanto hai lottato quello che hai lasciato
Dopo che hai lasciato andare una persona per amore
Perché l'amore a volte inizia quando muore tutto
Ringrazia per ciò che ti ha dato
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