Sveglio nel mio sogno non so cosa voglio
Inseguo un altro abbaglio, sono qui per sbaglio
Oppure è la via giusta, schiocca la mia frusta
Abbattuto il muro del suono, mi ritrovo solo
Yeah, non so perché sono qui a scrivere testi di
Canzoni fragili questi sono i miei miracoli
Yeah, non so perché ci sei te nella mia mente che
Vede spiragli e prende per buone le
Cose che mi hai detto, senza calcolarne l’effetto
Negative affatto, stringono il contatto fuori dal letto
Cose che mi hai fatto, con il cuore soddisfatto
Elettrizzanti al tatto mantengono il rispetto intatto
Siamo tutti pronti inconsciamente a fregarci l’un l’altro
Siamo frutti di una terra che nasconde il male nel corpo
Un’evoluzione di dormienti litigi nel fango
Ogni sensazione è strumento d’estensione del rango
Suona un carillon dai miei palmi delle mani
Addormenterò con l’ipnosi i miei rivali
Suona un carillon dalle mie corde vocali
Domano le fiere, le tigri e i leoni
Suona un carillon nei momenti più strani, ronza nella testa finché non esce fuori
Occupa la mia presenza lo scrivere canzoni, note pizzicate regalano emozioni
Buone le parole buone le azioni, vedo visioni sono vere apparizioni
Dal mio ricco mondo immaginario squarciano la realtà muta lo scenario
Inseguo un altro abbaglio, sono qui per sbaglio
Oppure è la via giusta, schiocca la mia frusta
Abbattuto il muro del suono, mi ritrovo solo
Yeah, non so perché sono qui a scrivere testi di
Canzoni fragili questi sono i miei miracoli
Yeah, non so perché ci sei te nella mia mente che
Vede spiragli e prende per buone le
Cose che mi hai detto, senza calcolarne l’effetto
Negative affatto, stringono il contatto fuori dal letto
Cose che mi hai fatto, con il cuore soddisfatto
Elettrizzanti al tatto mantengono il rispetto intatto
Siamo tutti pronti inconsciamente a fregarci l’un l’altro
Siamo frutti di una terra che nasconde il male nel corpo
Un’evoluzione di dormienti litigi nel fango
Ogni sensazione è strumento d’estensione del rango
Suona un carillon dai miei palmi delle mani
Addormenterò con l’ipnosi i miei rivali
Suona un carillon dalle mie corde vocali
Domano le fiere, le tigri e i leoni
Suona un carillon nei momenti più strani, ronza nella testa finché non esce fuori
Occupa la mia presenza lo scrivere canzoni, note pizzicate regalano emozioni
Buone le parole buone le azioni, vedo visioni sono vere apparizioni
Dal mio ricco mondo immaginario squarciano la realtà muta lo scenario
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