[Testo di "Felicità"]
[Strofa 1]
Se tutte le stelle del mondo a un certo momento venissero giù
Tutta una serie di astri, di polvere bianca scaricata dal cielo
Ma il cielo, senza i suoi occhi, non brillerebbe più
Se tutta la gente del mondo, senza nessuna ragione, alzasse la testa e volasse su
Senza il loro casino, quel doloroso rumore
La terra, povero cuore, non batterebbe più
Mi manca sempre l'elastico per tener su le mutande
Così che le mutande, al momento più bello, mi vanno giù
Come un sogno finito, magari un sogno importante
Un amico tradito, anch'io sono stato tradito, ma non m'importa più
Tra il buio del cielo, le teste pelate bianche
Le nostre parole si muovono stanche, non ci capiamo più
Ma io ho voglia di parlare, di stare ad ascoltare
Di continuare a far l'asino, di comportarmi male, per poi non farlo più
[Ritornello]
Ah, felicità
Su quale treno della notte viaggerai?
Lo so che passerai
Ma come sempre, in fretta, non ti fermi mai
[Strofa 2]
Si tratterebbe di nuotare, prendendola con calma
Farsi trasportare dentro a due occhi grandi, magari blu
E per doverli liberare, attraversare un mare medioevale, lottare contro un drago strabico
Ma di draghi, baby, non ce ne sono più
Forse per questo i sogni sono cosi pallidi e bianchi
E rimbalzano stanchi tra le antenne lesse delle varie TV
E ci ritornano in casa, portati da signori eleganti
Cessi che parlano, tutti quanti che applaudono, non ne vogliamo più
Ma se questo mondo è un mondo di cartone
Allora per essere felici basta un niente, magari una canzone, o chi lo sa
Se no sarebbe il caso di provare a chiudere gli occhi
E poi, anche quando hai chiuso gli occhi, chissà cosa sarà
[Strofa 1]
Se tutte le stelle del mondo a un certo momento venissero giù
Tutta una serie di astri, di polvere bianca scaricata dal cielo
Ma il cielo, senza i suoi occhi, non brillerebbe più
Se tutta la gente del mondo, senza nessuna ragione, alzasse la testa e volasse su
Senza il loro casino, quel doloroso rumore
La terra, povero cuore, non batterebbe più
Mi manca sempre l'elastico per tener su le mutande
Così che le mutande, al momento più bello, mi vanno giù
Come un sogno finito, magari un sogno importante
Un amico tradito, anch'io sono stato tradito, ma non m'importa più
Tra il buio del cielo, le teste pelate bianche
Le nostre parole si muovono stanche, non ci capiamo più
Ma io ho voglia di parlare, di stare ad ascoltare
Di continuare a far l'asino, di comportarmi male, per poi non farlo più
[Ritornello]
Ah, felicità
Su quale treno della notte viaggerai?
Lo so che passerai
Ma come sempre, in fretta, non ti fermi mai
[Strofa 2]
Si tratterebbe di nuotare, prendendola con calma
Farsi trasportare dentro a due occhi grandi, magari blu
E per doverli liberare, attraversare un mare medioevale, lottare contro un drago strabico
Ma di draghi, baby, non ce ne sono più
Forse per questo i sogni sono cosi pallidi e bianchi
E rimbalzano stanchi tra le antenne lesse delle varie TV
E ci ritornano in casa, portati da signori eleganti
Cessi che parlano, tutti quanti che applaudono, non ne vogliamo più
Ma se questo mondo è un mondo di cartone
Allora per essere felici basta un niente, magari una canzone, o chi lo sa
Se no sarebbe il caso di provare a chiudere gli occhi
E poi, anche quando hai chiuso gli occhi, chissà cosa sarà
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