0
Quando venne lei - Murubutu
0 0

Quando venne lei Murubutu

Quando venne lei - Murubutu
[Testo di "Quando venne lei"]

[Intro]
Mauri aveva un mano fatata, votata al disegno da sempre
La sua camera era un mare di fogli con scogli di matite e tempere
Nessuno come lui rendeva bene i fiori delle orchidee aperte
O le foglie delle ninfee che accolgono il volo delle libellule

[Ritornello]
Maurizio non aveva una donna
E conosceva bene il modo giusto e i percorsi per fuggire da sé:
Una matita ed un'onda
Di forme e contorni che invadevano il foglio eleggendolo re
Ma per quanto lui fosse un animo forte e puro
Anche il suo polso cedette quando venne lei
E i suoi mondi, i suoi sfondi, i suoi sogni
Via ai bordi dei fogli quando venne lei

[Strofa 1]
In Maurizio era viva e profonda
Un'orma lasciata dalla prova di fuga forse verso gli dei
Quest'onda fonda era somma
Degli anni trascorsi fra i suoi fogli e colori a sognare fra sé:
L'infanzia passata chino sui fogli del tavolino
E la mano sua da bambino prodigio, genio creativo
Tracciava dentro un profilo lì un rigo
Color turchino ed un mondo si ergeva vivo
Fra i fogli di un bimbo schivo (Ehi)
Lui che era nato fra le industrie e le sassaie
Sognava di scappare fra i suoni di un temporale
Suo padre una testa calda, sua madre una schiena stanca
Da grande lei lo sognava elegante in una banca
Quando lui disse a casa: "Io voglio vivere d'arte", seh
Sua madre tacque e pianse, suo padre lo prese da parte
E poi gli disse: "Raccogli i tuoi fogli e i ricordi, se parti non torni
Se parti ti scordi i tuoi soldi, i tuoi sogni" (Sì)
Quando arrivò a Bologna, tutto gli apparve come il cielo in terra
La conobbe che passava sotto i portici dell'Accademia
Lei aveva la pelle bianca e gli occhi azzurri e diafani
La prima volta che gli baciò le braccia lui si perse negli attimi
Comments (0)
The minimum comment length is 50 characters.
Information
There are no comments yet. You can be the first!
Login Register
Log into your account
And gain new opportunities
Forgot your password?