[Testo di "Una Mattina Come Tante"]
[Intro]
Bella per il nostro fratello Fiume a.k.a. Mystic River
Reggio Calabria
C'ha dato questa musica e che volete che vi dica
È solo una mattina come tante
Il resto è storia
Micromala
[Strofa 1: Gionni Gioielli]
Mi sveglio la mattina con la manca di saliva
Allo specchio del cesso che mi manda la mia faccia radioattiva di riflesso
Espresso caffeina che se passa quel sapore
Della sera prima in cucina
La mia fame azzanna quel che avanza del pane
Di 2 settimane all'oliva
Rimane del mio posto un po' traumatico
Quasi post-atomico
Ma il mio posto è comodo ed è caso come vomito
Martello il mio cervello e l'incudine che stringe il cappio sul mio stomaco
Mi pare che mi chiamano
Ma come mi chiamo sai che quasi lo dimentico
Chissà che cazzo vogliono
Che fuori piove
Dal bagno il richiamo del water che mi vuole
M'asciugo con la manica
Dopo aver parlato a dio con 'sta cornetta di ceramica
Cancello i precedenti di 24 ore
A colpi di sciacquone ma sto in piedi da svarione
Brucia come inferno la mia gola infiammata
Cerco refrigerio a lunghi sorsi di una birra sgasata
Lasciata accanto al letto in uno stralcio di nottata
È lo spazio che si spacca nel tempo che dilaga
Come le mie pupille le bolle vanno su e su ci son le meraviglie
[Intro]
Bella per il nostro fratello Fiume a.k.a. Mystic River
Reggio Calabria
C'ha dato questa musica e che volete che vi dica
È solo una mattina come tante
Il resto è storia
Micromala
[Strofa 1: Gionni Gioielli]
Mi sveglio la mattina con la manca di saliva
Allo specchio del cesso che mi manda la mia faccia radioattiva di riflesso
Espresso caffeina che se passa quel sapore
Della sera prima in cucina
La mia fame azzanna quel che avanza del pane
Di 2 settimane all'oliva
Rimane del mio posto un po' traumatico
Quasi post-atomico
Ma il mio posto è comodo ed è caso come vomito
Martello il mio cervello e l'incudine che stringe il cappio sul mio stomaco
Mi pare che mi chiamano
Ma come mi chiamo sai che quasi lo dimentico
Chissà che cazzo vogliono
Che fuori piove
Dal bagno il richiamo del water che mi vuole
M'asciugo con la manica
Dopo aver parlato a dio con 'sta cornetta di ceramica
Cancello i precedenti di 24 ore
A colpi di sciacquone ma sto in piedi da svarione
Brucia come inferno la mia gola infiammata
Cerco refrigerio a lunghi sorsi di una birra sgasata
Lasciata accanto al letto in uno stralcio di nottata
È lo spazio che si spacca nel tempo che dilaga
Come le mie pupille le bolle vanno su e su ci son le meraviglie
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