[Testo di "Scatole"]

[Intro]
One, two, three, four

[Strofa 1]
Mio padre ha sempre fatto il muratore
Odia chi si lamenta, chi sta zitto e gli ottimisti
Ha sempre poco tempo per l'amore
E tutte le altre cose inventate dai comunisti
Il suo diploma da geometra sta appeso in soffitta da vent'anni
In una teca polverosa
E da piccolo sognavo anch'io di avere
Una teca che dicesse che so fare qualche cosa, yeh, yeh
Lui avrebbe voluto che facessi gli studi d'architetto
Oppure da ingegnere
Ma io volevo fare il musicista
A suonare la chitarra passavo le mie sere
Ricordo un giorno mi prese da parte
Mi disse: "Non capisci proprio un cazzo della vita
Perché solo a chi si sporca le mani
È concesso il privilegio di avere una coscienza pulita"

[Ritornello]
Sì, ma io non sono come te
Di quello che sarò, tu che ne sai?
Sì, ma io non sono come te, eh, eh
Vedi di non dimenticarlo mai
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