0
Gildo - Giorgio Gaber
0 0
Gildo - Giorgio Gaber
[Strofa 1]
Fu proprio là nella corsia di un ospedale
Che aprii gli occhi e vidi un letto accanto al mio
Il primo giorno si ha una sensazione spiacevole e volgare
E i piccoli disagi non fanno bene al cuore
Ma la notte, la notte
Aumenta lo spessore del dolore con le sue presenze
La notte, il cuore è gonfio la notte
E i lamenti dei malati riempiono le stanze
Ma stranamente il giorno dopo prima che arrivino i parenti
Si fa un poco di ironia persino sui lamenti
E il letto accanto al mio con dentro un uomo grosso e un po' volgare
Diventa una presenza singolare

[Ritornello]
"Gildo, come faccio, mi vergogno, dovrei andare"
E Gildo, il grosso Gildo, mi insegna da sdraiato come devo fare
E intanto a pochi metri di distanza si fatica a respirare

[Strofa 2]
Sono le innocenti stonature di un salotto
Sono i piccoli fastidi, i gesti un po' meschini
Che fanno l'uomo veramente brutto
Ma in ospedale dove la perdita è totale
Dove lo schifo che devi superare
È quello di aiutare un uomo a vomitare
Dove non c'è più nessuna inibizione
Dal vomito al sudore, alla defecazione
E allora salti il piano se lo sai saltare
E entri in un altro reparto dell'amore
Comments (0)
The minimum comment length is 50 characters.
Information
There are no comments yet. You can be the first!
Login Register
Log into your account
And gain new opportunities
Forgot your password?