[Testo di "Real Talk Take 261 (Mixed)" ft. En?gma]
[Strofa]
Dicono di me che sono un po' poeta
In effetti tratto 'sta merda come la creta
Chiamami asceta, 'sta roba la purifico
Visto che tu la vesti d'acrilico, io ci tesso la seta
Se t'avvicini mi scanso, tanto
Mi sa che in questi frenetici tempi perdo il passo
Nonostante questo c'ho eleganza nel farlo
E il flow nel sangue fa sì che se scrivo me la ballo
Rabbia random per chi come noi si è cagato il cazzo
Tenete i fili, ipocrisia di questo andazzo
Tutti 'sti convenevoli sanno di falso
Io per salutarvi al massimo vi suono il clacson
Lo so, è poco tattico far l'antipatico
Ma meglio un gelo artico di un caldo fantomatico
Tanto qua cambiano idea in un attimo
Vi mangio in testa tipo pranzassi in un attico
Woh, a volte apatico, ma spesso franco
Sono un romantico pazzo, Don Juan De Marco
Hey, quando rimo demarco
Non invadermi lo spazio che ti sbrano sul palco
Hombre, fate i matti da ubriachi
Che se non ti cali chissà se vali
Abbassami le voci, anzi taci
Darmi da scrivere è come far suonare chitarre a mariachi
L'essere umano mi urta, sai?
Oramai qualsiasi cosa mi disturba, eddai
Qua c'è troppa gente furba
Piatti caldi, amicizia lunga
C'ho versi intimi, ma liberi
E non limiti noi veri lirici
Con patetici epiteti
Al massimo ci imiti, ma basta
Quando vesto largo è per mettermi tutti in tasca
[Strofa]
Dicono di me che sono un po' poeta
In effetti tratto 'sta merda come la creta
Chiamami asceta, 'sta roba la purifico
Visto che tu la vesti d'acrilico, io ci tesso la seta
Se t'avvicini mi scanso, tanto
Mi sa che in questi frenetici tempi perdo il passo
Nonostante questo c'ho eleganza nel farlo
E il flow nel sangue fa sì che se scrivo me la ballo
Rabbia random per chi come noi si è cagato il cazzo
Tenete i fili, ipocrisia di questo andazzo
Tutti 'sti convenevoli sanno di falso
Io per salutarvi al massimo vi suono il clacson
Lo so, è poco tattico far l'antipatico
Ma meglio un gelo artico di un caldo fantomatico
Tanto qua cambiano idea in un attimo
Vi mangio in testa tipo pranzassi in un attico
Woh, a volte apatico, ma spesso franco
Sono un romantico pazzo, Don Juan De Marco
Hey, quando rimo demarco
Non invadermi lo spazio che ti sbrano sul palco
Hombre, fate i matti da ubriachi
Che se non ti cali chissà se vali
Abbassami le voci, anzi taci
Darmi da scrivere è come far suonare chitarre a mariachi
L'essere umano mi urta, sai?
Oramai qualsiasi cosa mi disturba, eddai
Qua c'è troppa gente furba
Piatti caldi, amicizia lunga
C'ho versi intimi, ma liberi
E non limiti noi veri lirici
Con patetici epiteti
Al massimo ci imiti, ma basta
Quando vesto largo è per mettermi tutti in tasca
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