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Van Loon - Francesco Guccini
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Van Loon - Francesco Guccini
Van Loon, uomo destinato, direi da sempre, ad un lavoro più forte
Che le sue spalle o la sua intelligenza non volevano sopportare
Sembrò quasi baciato da una buona sorte
Quando dovette andare
Sembra però che non sia mai entrato nella storia
Ma sono cose che si sanno sempre dopo
D'altra parte nessuno ha mai chiesto di scegliere
Neanche all'aquila o al topo
Poi un certo giorno timbra tutto un avvenire
Od una guerra spacca come una sassata
Ma ho visto a volte che anche un topo sa ruggire
Ed anche un'aquila precipitata...

Quanti anni, giorno per giorno, dobbiamo vivere con uno
Per capire cosa gli nasca in testa o cosa voglia o chi è
Turisti del vuoto, esploratori di nessuno
Che non sia io o me
Van Loon viveva e io lo credevo morto
O, peggio, inutile, solo per la distanza
Fra i suoi miti diversi e la mia giovinezza e superbia d'allora
La mia ignoranza
Che ne sapevo quanto avesse navigato
Con il coraggio di un Caboto fra le schiume
Di ogni suo giorno e che uno squalo è diventato
Giorno per giorno, pesce di fiume...
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