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La Maledizione - XVI Religion
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La Maledizione XVI Religion

La Maledizione - XVI Religion
[Testo di "La Maledizione"]

[Intro]
Maledetti, maledetti per l'eternità

[Strofa 1: Benni]
Riemersi da una giungla di alghe ed occhi in fondo al mare
Nuovi sfondi in flussi di energia da intrappolare
Morirò nella tortura mia terrena senza amare
Potrei farti molto male se soltanto sapessi ascoltare
Schiaccia i più deboli per farsi largo
Questa è la guerra e sveglia i mostri dal loro letargo
E per procedere in avanti tocca non distrarsi
Muovere passi in mezzo ad occhi di diamanti falsi
Antichi Dei rapitemi, ricordate quеsto umano
E che ogni sforzo del suo sogno non sia stato vano
Bruciate in nostro onorе questi fogli
Lacrime sui volti, foglie morte dagli alberi spogli
Per raccogliere da terra ogni frammento in giro per il globo
E inginocchiarmi all'amore che provo
È la scoperta che mi fissa quando lì la trovo
Che si diverta a farmi a pezzi e nascere di nuovo
Siamo in pochi, troppo pochi sotto queste frane
Sotto il peso che ha spezzato troppe vite umane
Tra chi si è arreso ed è sospeso in un motto continuo
Dorme di notte assieme agli incubi del suo destino
Ed ha scordato quand'era bambino
Ora è cosi distante, siamo noi stessi il limite più grande
Siamo noi stessi in questa confusione
Siamo la causa e il problema, rinchiusi dentro una prigione
Porto nuvole, catastrofe e tempesta
Ti porto dritto al cuore in mezzo a nubi dentro la mia testa
Se nella fine la speranza scappa via da qui
Noi siamo scudo per proteggervi
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