[Testo di "Grattachecca"]
[Intro]
Capisci, Dianne? Sono tutti bambocci, figli della TV, stupidi; a furia di vedere sul piccolo schermo gente che fotte, si ammazza, si rovina… non capiscono più niente. Credono che sia tutto lecito, che sia giusto vivere così
[Strofa]
Dici che c'hai i ferri, ma non ti ho visto mai sparare
Che c'hai i pezzi, ma non ti ho visto mai spacciare
Dici che fai soldi, ma i soldi li ha fatti tuo padre
Che le scopi, ma per farlo devi pagare
A sedici anni in comitiva, niente è più come prima
Ora Tama ha una bambina, sputa palle Yanga-Mbiwa
Fresco fresco grattacchecca, gratta tutta quella merda
Ho dieci pezzi nel calzino ed ho bisogno di una riabilitazione
Siamo noi quei bravi ragazzi del quartiere
Mica un quartiere a cazzo, il meglio a Roma: Trastevere
Prima la famiglia come fossi un corleonese
Mafia, Gucci, pasta: questo è il mio Paese
I miei fratelli le ferie se le fanno al TSO
Mi fermano le guardie al blocco, gli dico che non lo so
Cocco bello, cocco fresco, coccorico
Muori per una pasticca Cocoricò
Il boss della mia etichetta muoveva i camion
Non ci sento, non ci vedo e, no, non parlo
Ah, ogni notte prego Dio
Che aprendo il giornale non legga il nome di qualche amico mio
I vizi si pagano in fondo, intanto tu metti sul conto
Prima il caffè, poi il conto, forse ti pagherò un giorno
[Intro]
Capisci, Dianne? Sono tutti bambocci, figli della TV, stupidi; a furia di vedere sul piccolo schermo gente che fotte, si ammazza, si rovina… non capiscono più niente. Credono che sia tutto lecito, che sia giusto vivere così
[Strofa]
Dici che c'hai i ferri, ma non ti ho visto mai sparare
Che c'hai i pezzi, ma non ti ho visto mai spacciare
Dici che fai soldi, ma i soldi li ha fatti tuo padre
Che le scopi, ma per farlo devi pagare
A sedici anni in comitiva, niente è più come prima
Ora Tama ha una bambina, sputa palle Yanga-Mbiwa
Fresco fresco grattacchecca, gratta tutta quella merda
Ho dieci pezzi nel calzino ed ho bisogno di una riabilitazione
Siamo noi quei bravi ragazzi del quartiere
Mica un quartiere a cazzo, il meglio a Roma: Trastevere
Prima la famiglia come fossi un corleonese
Mafia, Gucci, pasta: questo è il mio Paese
I miei fratelli le ferie se le fanno al TSO
Mi fermano le guardie al blocco, gli dico che non lo so
Cocco bello, cocco fresco, coccorico
Muori per una pasticca Cocoricò
Il boss della mia etichetta muoveva i camion
Non ci sento, non ci vedo e, no, non parlo
Ah, ogni notte prego Dio
Che aprendo il giornale non legga il nome di qualche amico mio
I vizi si pagano in fondo, intanto tu metti sul conto
Prima il caffè, poi il conto, forse ti pagherò un giorno
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