[Strofa 1: MixUp]
La mia città natale
Ricordi freschi come vernice pari a lacrime sopra la strumentale
La gente è la stessa non la puoi cambiare
Vizio ha ucciso i loro volti fermi e non qui ad osservare
Freddo glaciale in un abbraccio in uno sguardo di chi si è smarrito di chi si è lasciato andare
Io ho voglia di cambiare, sentire l'aria che tira altrove
So volare e non badare più alle vostre parole
Scrivo capitoli per i miei simili e non è la libertà che manca ma uomini liberi, non posso evadere dalla mia vita se mi son giocato il cuore ho sputato sangue su queste note
I giorni matti vivo tra amore e odio
Sentimenti contrapposti che
Andranno sempre a braccetto
Distanti l’uno dall'altro sempre opposti
Ma attratti come uomo e donna a letto

[Ritornello: Patrick Benifei]
Da qui partirò e qui tornerò
Se ci saranno da inseguire obiettivi io li inseguirò e questi sogni li realizzerò e lottero finchè non vincero

[Strofa 2: MixUp]
Non è l'amore che manca ma gli innamorati
Noi viviamo spossati stressati sempre in sbatti chiusi e
Spazi stretti con sogni grandi costantemente arrabbiati incazzati
Ed io che parlo più da solo che con gli altri ho più desideri che contanti già da bambino stavo tra i giganti quando per far la porta si usava il portone fino a quando la prima volta sentivo urlare il mio nome (MixUp)
I pugni contro i banchi, contro le porte, le note non farti sgamare parla a bassa voce, i dissing fra me e il professore, tu ridi, ma già associavo il rap ad ogni situazione, due gocce d’acqua dall'inizio e sia che pianga che urli sta musica riflette ciò che emana il cuore, di che colore è l'anima se traspare cattiveria nelle persone l'amore è rimasto altrove
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