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Fango - Ivan Graziani
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Fango - Ivan Graziani
Lui è immobile
Coi nervi tesi
Come un ragno
Che sputa il filo dal proprio addome

A ventun'anni
È già assassino
Vibra piano
Un filo d'acciaio su quel balcone

La casa è buia
E ha due finestre
Una guarda la strada
L'altra il vicolo dei rifiuti
Non è terra da coltivare

Fango, metà della vita, fango
Un fiore cresciuto male
Bisogna strapparlo via

Scappa, l'avventura è finita, scappa
Magari potessi farlo
Ho voglia di riposare

A porte chiuse
Gli avevano detto:
"È un giochetto
Bisogna solo spaventarlo un po'
E le informazioni
E quelle sì che contano
Tu gliele fai sputare
E poi me le vieni a riferire
A me che ti ho tolto dalla strada"
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